Per i 100 anni del club della Capitale si punta al look graffiante e felino.
Il Messico mi piace: qualsiasi cosa è colorata, esagerata e caciarona. Calcio e wrestling sono due esempi del calore messicano nell’organizzare di eventi sportivi.
La lucha libre è uno stile di lotta libera nato in Messico negli Anni 30 e molto diffuso in territorio messicano. La caratteristica principale è lo stile molto più veloce del classico wrestling. Si preferisce l’uso di manovre aeree a scapito della forza fisica. E si usano costumi colorati e la mascarà, cioè la maschera.
Nel calcio mi piacciano molto le maglie del campionato messicano, la Primera División. Per 40 anni torneo dilettantistico, dal 1943 è riservato a club di professionisti. Dal 1996 è diviso in due tornei brevi: clausura e apertura.
E in settimana in Messico si è festeggiato il compleanno della Unam Pumas, la squadra di Città del Messico. Il club è stato fondato nel 1910 come Club Universidad Nacional A.C.
Colori e simbolo sono presi a modello dalla squadra di football americano dell’Università, i Pumas Dorados, che a sua volta li aveva clonati da quella di Notre Dame di Indiana negli Stati Unit. Per il centenario è stata varata una maglia dorata con un grande puma stilizzato, come nelle maglie degli Anni 70. A me piace: al limite del buon gusto, ma sono scelte stilistiche estreme che uniscono i tifosi intorno alla maglia del loro club del cuore.